Dacey aiutò il proprietario dell'albergo, ferito, a rialzarsi, mentre Tardes era riuscito a portare via l'auto nera.
Sulla strada fra quei monti ora era in atto un serrato inseguimento.
“Avanti, seguimi...” disse fra i denti lui guidando, fissando nello specchietto quella sagoma nera sempre più vicina “... avanti...”
Arrivò allora in un punto ripido, che dava su un vasto burrone a strapiombo.
Accelerò, sfiorando il ciglio della strada.
L'auto nera lo incalzava.
Erano vicinissimi.
Un attimo dopo la macchina nera tamponò quella di Tardes.
Lui frenò e poi tirò il freno a mano.
La forza dell'auto nera era però incredibile, tanto che riusciva a spingere la macchina del poliziotto.
Era alla massima potenza.
Ma quando furono sul baratro, Tardes rapido si bittò dalla macchina, mentre quella nera, sempre col motore al massimo, spinse quella del poliziotto nel burrone.
Tuttavia i paraurti erano rimasti incastrati, così cadendo nel vuoto la macchina di Tardes si tirò dietro anche quella nera.
Il volo fu incredibile e terribile e le due auto finirono per sfracellarsi sulle rocce sottostanti.
Esplosero insieme ed un boato scosse l'intera zona.
Allora una fiammata gigantesca si sviluppò, visibile fino all'albergo di Dacey, mentre nel fuoco si vide una terribile sagoma mostruosa che lanciò un grido demoniaco, prima di farsi avvolgere dalle fiamme.