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Vecchio 14-09-2009, 17.46.37   #33
zaffiro
Cittadino di Camelot
 
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zaffiro sarà presto famosozaffiro sarà presto famoso
Milady,in segno di ringraziamento riporrò il vostro dono nel più soleggiato angolo del giardino.Mi duole apprendere che abbiate sentito pungenti le mie parole,ma talvolta nutrire dolore aiuta a prendere coscienza di se stessi,nel corpo e nello spirito,aiuta a non sentirsi vuoti,aiuta a cogliere la vitalità della nostra pienezza attraverso gli organi pregni di umori,collocati perchè siano in sintonia tra loro,e quanto più si prenda coscienza delle carni umide e calde che in incontrastante armonia distribuiscono ogni fibra in un disegno perfetto di noi stessi,tanto più si coglie la puntura della più piccola spina,come quella del biancospino,ma anche,si affinano i sensi a pieceri sublimi come una carezza delicata.Spesso il biancospino ci è porto,e ci sembra insidioso,altre volte è un'arma che ci viene porta,e ne siamo sedotti.Ma,credetemi,non sono gli altri ad infliggerci nè male nè dolore,molte volte,chi ci vuole bene guida la nostra mano mentre stringef orte la lama,e la porta piano al petto,trascinandola mente ci viene stretto il polso però l'arresta al punto giusto,perchè essa non ci ferisca,ma ci faccia realizzare il respiro di noi stessi,solo che accade che non abbiamo voglia di fermarla quella lama,e contro resistenza,ci feriamo,perchè si possa incolpare gli altri,si possa incolpare chi la mano l'ha solo guidata perchè ci vuole bene.
E troppe volte siamo molto attenti al'uso dei sensi per scrutare il mondo che perdiamo di vista il nostro essere dando per scontato il battito che in esso posa vitalità,percependolo fioco,lontano,distante,invece è forte come l'eco di un cannone,e si porta al nostro orecchio,per farsi udire,eppure noi,sarà per l'averlo in senno ricacciato,vogliamo tacerlo,perchè talvolta fa male udirlo soprattutto mentre percuote i pensieri.
Ascoltate voi stessa,milady,solo affrontando il dolore saprete dominarlo,solo quando avrete esposto ad esso i nocicettori tutti delle vostre fibre,essi potranno adattersi a ricevere ed adeguatamente dominare l'impulso.Non temete,non viviate il vostro spirito con paura,non vi allontanate dalle spine che pungono,se vi portate troppo lontano,non potrete mai apprezzarne il profumo.Il biancospino che mi avete donato,che sia emblema anche della vostra forza unitamente alla vostra bellezza passando per la sensibilità del suo profumo che verrà fuori interamente dal vostro animo.Se permettete,vi porgerò io il primo ramo,il più fiorito dell'arbusto che mi avete donato,perchè siate pronta ad afferrarlo con i vostri teneri polpastrelli,e nel coglierne essenze e bellezza,scacciate di mente la lieve puntura che avvertirete.
Ora,portatevi alla scoperta del giardino di voi stessa attraverso il giardino dei sensi con questa lettura che ne coglie il sublime aspetto,ho scelto per voi l'ascolto,attraverso l'orecchio,solo pochi versi del canto VII dell'"Adone" di Gianbattista Marino.Le Delizie.





Musica e Poesia son due sorelle 1ª ottava
ristoratrici del'afflitte genti,
de' rei pensier le torbide procelle
con liete rime a serenar possenti.
Non ha di queste il mondo arti più belle
o più salubri al'affannate menti,
né cor la Scizia ha barbaro cotanto,
se non è tigre, a cui non piaccia il canto.
Suol talvolta però metro lascivo 2ª ottava
l'alte bellezze lor render men vaghe,
e l'onesto piacer fassi nocivo
e divengon di dee tiranne e maghe.
Né fa rapido stral passando al vivo
tinto di tosco sì profonde piaghe,
come i morbidi versi entro ne' petti
van per l'orecchie a penetrar gli affetti
....
Fè quel senso Natura, accioché sia 11ª ottava
di tal dolcezza al ministerio presto;
e bench'entrar per la medesma via
soglia ciascun nel'uomo abito onesto,
poscia ch'ogni arte e disciplina mia
non ha varco nel'alma altro che questo,
una è sol la cagion, vario l'effetto,
l'uno ha riguardo al prò, l'altro al diletto.
Perché sempre la voce in alto monta, 12ª ottava
però l'orecchia in alto anco fu messa
e d'ambo i lati, emula quasi, affronta
degli occhi il sito in una linea istessa.
Né men certo è del'occhio accorta e pronta,
né minor che nel'occhio ha studio in essa,
in cui tanti son posti e ben distinti
aquedotti e recessi e labirinti.
Picciole sì, se pareggiarsi a quelle 13ª ottava
denno d'altro animal vile e vulgare,
ma più formarsi ed eccellenti e belle
già non potean né più perfette e rare.
Sempre aperta han l'entrata e son gemelle
per la necessità del loro affare;
proprio moto non hanno e fatte sono
d'un'asciutta sostanza acconcia al suono.
Il suono oggetto è del'udito e mosso 14ª ottava
per lo mezzo del'aere al senso viene;
dal'esterno fragor rotto e percosso
l'aere del suon la qualità ritiene,
da cui l'aere vicin spinto e commosso
come in acqua talor mobile aviene,
porta ondeggiando d'una in altra sfera
al'uscio interior l'aura leggiera.
Scorre là dov'è poi tesa a quest'uso 15ª ottava
di sonora membrana arida tela;
quivi si frange e purga e quivi chiuso,
agitando sestesso, entro si cela,
e tra quelle torture erra confuso
finch'al senso commun quindi trapela,
dela cui region passando al centro
il caratter del suon vi stampa dentro.
Concorrono a ciò far, d'osso minuto 16ª ottava
ed incude e triangolo e martello,
e tutti son nel timpano battuto
articolati ed implicati a quello;
ed a quest'opra lor serve d'aiuto
non so s'io deggia dir corda o capello,
sottil così che si distingue apena
se sia filo o sia nervo, arteria o vena.
Vedi quanto impiegò l'amor superno 17ª ottava
in un fragil composto ingegno ed arte,
sol per poter del suo diletto eterno
almen quaggiù communicargli parte.
Ha sotto umane forme alma d'inferno
chi sprezza ingrato il ben ch'ei gli comparte.-
E qui fine al suo dir facondo e saggio
pose degli alti numi il gran messaggio.
Aprir sentissi Adone il cor nel petto 18ª ottava
e gli spirti brillar d'alta allegria,
quando di tanti augei, ch'avean ricetto
in quell'albergo, udì la sinfonia.
..
Avrei avuto piacere di leggerli per voi io stessa,perchè chiudeste gli occhi e vi concentraste solo sull'ascolto del vostro battito,ed abbandonarvi ad esso,mentre vi percuote le arterie delle membra,ma il tono della mia voce,lasciando trapelare la stanchezza,vi risulterebbe oltremodo sgradevole,mi sono levata un'ora prima dell'alba,e la voce sta andando scemando con l'affannoso scorrere del giorno che volge a sera.zaffiro
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