La guardia fece cenno di si e corse via.
Un attimo dopo Guisgard entrò nella stanza.
La camicia bianca si posava delicatamente sulle perfette forme di quella ragazza.
L'espressione era stanca ed intimorita, ma questo non impediva a quel volto di gareggiare con la Luna in bellezza e luminosità.
I lunghi capelli, al chiarore lunare, sembravano di seta, mentre la sua pelle bianchissima la rendeva simile ad un'eterea figura.
"Come vi sentite?" Chiese Guisgard ad Elisabeth.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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