Il canto di Altea sembrò dare sollievo alla malinconica solitudine di quei detenuti, che la guardavano e le sorridevano in segno di ringraziamento.
Ma il ritorno di due secondini interruppe il canto della finta sguattera.
"Su, porta il rancio a sua signoria..." disse sarcastico uno dei due secondini all'altro "... io ti aspetto qui... ed augurargli che possa strozzarsi." Ridendo.
L'altro secondino annuì e si recò in fondo al corridoio, dove c'era una cella chiusa da una porta di ferro.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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