Guisgard ascoltò Elisabeth in silenzio, sentendo sul collo il suo dolce e fresco alito. Non comprendeva fino in fondo le sue parole, ma un sordo dolore causarono in lui. Poi cominciò a dire:
"Milady, quando vi ho vista a piedi nudi, vestita solo di questa camicia, che la luce lunare rendeva a tratti trasparente, ho sentito ardere il sangue nelle mie vene. Quando fui in Terrasanta, per la vittoria ad un torneo, il sultano del Catai mi donò 7 delle sue odalische, che io però oggi baratterei senza esitare per voi. Eppure non vi ho sfiorata nemmeno con un dito. E voi mi rinfacciate la mia amicizia con Morris e temete per la vostra reputazione!"
Poi, dopo una pausa, continuò:
"Io appartengo al sacro ordine dei Cavalieri del Calice e giunsi a Camelot per cercarvi e rendervi prigioniera. Da Benevento sta per arrivare un uomo. Si tratta del grande inquisitore Thomas de' Yvèn. Verrà per processarvi e forse...per candannarvi. E non sarà solo. Sarà infatti scortato da alcuni cavalieri templari. Capite? Templari! Metà monaci e metà guerrieri! Autentiche macchine da guerre, devote solo al papa ed alla santa madre Chiesa. Nulla può fermarli. Li ho visti con i miei occhi a San Giovanni D'Acri fare a pezzi le armate del feroce Saladino! A Camelot non vi è un cavaliere capace di tener loro testa!"
Poi, scrutando l'immensità del cielo notturno, concluse:
"Magari la storia dell'anello di pietra è solo un trucco per fuggire! Io ho giurato fedeltà al mio ordine. Ed il mio compito è custodirvi fino al loro arrivo. Vi ho salvata da quella vecchia strega per farvi avere un processo regolare. E così sarà."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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