"Vedo che ci è arrivato..." alzando gli occhi al cielo "È me che perseguita.." serrando la mascella per nascondere il tono alterato che avevo.
Nonostante avessi millenni di vita alle spalle, la pazienza non era mai stata tra le mie virtù.
Ora poi che il destino della galassia dipendeva da me, a maggior ragione.
Presi un profondo respiro, ora ero lì, ed era l'unica pista che avevamo, anche se non ne vedevo l'utilità.
A quelle parole di Tyson però, non riuscii più a trattenermi, e i miei occhi ghiacciati, distanti, implacabili incontrarono i suoi dietro quegli spessi occhiali.
"Azzardati a toccarmi, e finisci all'altro mondo.." sentenziai, con aria fredda e implacabile.
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