Il suo sguardo, il suo stupore, quell'espressione imbarazzata.
No, non mi sarei lasciata intenerire.
Battei con forza il pugno sul tavolo, per la rabbia.
Chiusi gli occhi cercando di contenermi, di mantenere il controllo.
La regina non perde mai il controllo.
E quando lo fa, è per pochissimo tempo.
Riaprii gli occhi, duri e taglienti, e mi ritrovai quelli stupiti del pittore.
"Lia eh.." con lo sguardo nel suo così penetrante, come se volesse leggervi ogni pensiero, ogni sensazione "Un nome a caso.." sbottai.
Mi sporsi, posando entrambe le braccia sul tavolo, in modo da essere vicinissima a lui.
"Adesso guardami negli occhi.." con lo sguardo intenso, duro e implacabile "E dimmi che non mi hai mai visto prima..." sussurrai.
Eppure il fatto che stessi sussurrando non rendeva la frase meno autoritaria.
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