"Turbata, si.." annuii.
Ero certa che fosse la parola giusta.
Da quando aveva iniziato a guardarmi in quel modo non ero più la stessa.
"È.. il tuo sguardo..." cercando di spiegarmi, eppure non bastava "Il tuo viso.." continuando ad accarezzarlo piano "I tuoi modi.. tutto di te mi turba..." sussurrai, lasciando scendere piano la mano sul suo collo e poi sul suo petto.
Sentivo un irrefrenabile e inspiegabile istinto di toccarlo.
Come se non riuscissi a stargli lontana.
Guardavo la mia mano che scendeva, mentre il mio cuore accelerava sempre di più, quanto quella mano era lenta.
Finché non mi fermai di colpo, e la ritrassi di un poco, per poi alzare gli occhi spalancati a cercare i suoi.
"Io non.." farfugliai, arrossendo "Non potevo... farlo.. vero?" Mormorai "..toccarti.." arrossendo ancora di più.
Ricordavo che c'erano dei codici di comportamento tra uomini e donne, eppure non ricordavo niente.
Sapevo solo che volevo quel contatto più di qualunque altra cosa al mondo.
"Io.." cercai di spiegare "Ho vissuto come in una campana di vetro, non so molto di come ci si comporta fuori dal palazzo.." dissi, con gli occhi nei suoi.
"Scusa io.." abbassai lo sguardo "Non ho saputo resistere.." sussurrai pianissimo.
Poi lui parlò del ritratto.
Trasalii.
"Ma certo.." annuendo "Il ritratto, certo.. l'avevo dimenticato!" Risi, piano.
"Che cosa sciocca.." con un sorriso imbarazzato.
Aveva totalizzato i miei pensieri.
"Sì, immagino che sia meglio andare.." annuendo "Dovrei cambiarmi immagino.." guardando il mio abito "Non posso andare in giro vestita così.." alzando lo sguardo divertito su di lui.
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