Quel bacio infinito.
Con le labbra che si schiudevano, che avvolgevano, assaporavano, succhiavano, lambivano.
E poi le lingue umide, calde, vogliose, che affondavano, che cercavano, che trovavano.
Icarius e Clio si baciarono a lungo e con passione, con le mani di lei che percorrevano il corpo di lui.
Ma anche quelle del pittore affondavano tra la seta e la pelle della regina, fio a raggiungere la pelle nuda, morbida, sensuale.
E più si baciavano, più le mani del giovane pittore scoprivano quel mondo fino ad allora solo immaginato e sognato.
Quelle gambe nude erano ancora più seducenti ora che poteva baciarla sulla bocca e continuare a toccarle.
I due giovani erano vicinissimi a baciarsi, a toccarsi, a desiderarsi, mentre tutto intorno a loro diventava sempre più eccitante.
Erano soli ed i loro cuori battevano senza sosta.
Poi le loro labbra, quasi per riprendere fiato, si staccarono appena e Clio vide il volto di Icarius rosso per l'impeto e l'eccitazione, con i suoi occhi azzurri diventati ora rossi per il desiderio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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