La stanza era semibuia, intrisa di un odore di chiuso, con una strana sensazione di angoscia.
Quell'uomo doveva avere un'età ragguardevole, quasi sicuramente si trattava di un centenario se non di più, vista la pelle rugosa e cadente, il respiro affannoso e quel pallore cadaveri con.
Guardava Nyoko con due occhi scuri e sottili, simili a due strette fessure inespressive e l'espressione impenetrabile, come se non avesse emozioni.
"Temo di no, ragazza mia..." disse con la sua voce stridula, ma con un tono pacato ed un accento straniero "... non potrei essere stato io, neanche se volessi..." ed indicò una pesante catena che teneva legata la sua caviglia sinistra alla parete della sala.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 23-02-2017 alle ore 16.23.27.
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