Lo guardai sorridendo.
"Eh, povero zio..." ridendo piano "Dovrai inventarti una bella storia...".
Lo guardai mentre si vestiva.
Ogni bottone che chiudeva nascondeva un po' del suo corpo, eppure io lo vedevo e lo vivevo nella mia mente, ancora e ancora.
Alla fine, incapace di stargli lontana, mi alzai, avvolta nel lenzuolo, e mi avvicinai a lui.
"E mi lasci qui tutta sola?" con lo sguardo fintamente imbronciato "Poi dovrò rientrare dalla finestra?" divertita.
Gli sfiorai piano il viso con la mano, e la mia espressione tornò seria.
"Prendi anche il medaglione..." dissi, con un sorriso dolce ma serio "C'è una cosa di cui voglio parlarti... è importante..." mentre il cuore batteva sempre di più.
|