Il cuore batteva, sempre più forte.
Quelle parole di Icarius, confuse, incerte, quasi incomprensibili.
Cercava di farmi scendere, ma io consolidai la presa, e non mi avrebbe spostato a meno che non avesse una profonda conoscenza della lotta.
Indossai io il medaglione, e lasciai che mi vedesse davvero, che mi vedesse risplendere di luce, al di là del tempo e dello spazio, al di là dell'umanità che avevo acquisito per quel viaggio.
"Io sono Clio, regina di Solaria, custode della Supernova, garante del Consiglio intergalattico, comandante dell'esercito dei Sette..." ripetei, come una cantilena, i miei titoli.
"So che sulla terra credete di essere gli unici nell'universo, ma non è così.." con gli occhi nei suoi.
"Vuoi una prova? Una prova che non ti sto mentendo?" guardandolo negli occhi "Posso portarti alla mia navicella, è qui nella brughiera.. ma per ora.." mi voltai a cercarla con lo sguardo.
"Vale..." chiamai il robottino "Mostra ad Icarius la mappa delle galassie...".
Chissà se avrebbe creduto a lei.
"Possiamo rispondere ad ogni tua domanda..." sospirai "È davvero importante per me che tu sappia la verità, e che mi creda.." con gli occhi velati di lacrime.
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