Gwen tornò nella sua camera, dove prese a passeggiare nervosamente.
Un attimo dopo però la porta si aprì di colpo, facendo entrare il misterioso padrone di quel posto.
“Ascoltami...” disse lui afferrandole i polsi “... ricorda che qui sei ospite... anzi, diciamo le cose come stanno... sei qui ai miei comandi, quindi bada a come usi le parole... chiaro?” Fissandola con i suoi occhi neri diventati cupi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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