Nyoko cercò di non pensare agli ultimi brutti avvenimenti, tentando di distrarsi col ricordo delle sue avventure.
Da fuori giungeva il rumore di Pavel che tagliava la legna e nel farlo cominciò a cantare.
Aveva una voce robusta e gradevole, tradendo forse un animo indomito e un tantino solitario, cupo, come la brughiera che faceva da sfondo al suo mondo, così lontano e diverso dal cemento, dal vetro e dalle insegne luminose della sterminata Afragolopolis.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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