Icarius non rispose nulla a Clio, troppo impegnato ad assaporare la sua pelle bianca e morbida, lasciando la ragazza a sospirare eccitata.
Le sue labbra non smettevano di baciare, di succhiare, mentre le sue dita presero a spostare la stoffa dell'abito, allargando la scollatura, fino a liberare tutto quel meraviglioso seno.
Allora la bocca del pittore scivolò si di esso, fino a trovare un capezzolo già gonfio, che subito iniziò a succhiare con sensuale devozione.
E fra i canti, le grida, i frizzi ed i lazzi del paese in festa, dietro quella piccola ed appartata abitazione, i gemiti di piacere di Clio, intensi e profondi, con le sue gote in fiamme, parvero coprire tutto il resto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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