Guisgard con la coda dell'occhio seguì ogni movimento di Gaynor, anche quelli più audaci e naturali in cui si accorse di quei petali, per poi tirarli fuori e poggiarli sul tavolo.
“Miss...” disse piano, allungando una mano verso quei petali blu “... posso prenderli? Un poeta cortese, Bertran de Born, cantava di un magico verziere dentro il quale sbocciavano fiori incantati e capaci di realizzare qualsiasi sogno... io credo che questi petali blu siano stati appena colti da quel verziere...” guardando prima la scollatura di lei, poi i suoi occhi chiari che scintillavano sotto le mille e più luci del galà.