Quando la musica finalmente terminò, Guisgard mi prese per mano e mi condusse fuori dal salone. Percorremmo un corridoio fino ad entrare in una camera privata, dove lui accese una fioca luce.
Mi appoggiai alla parete e lo guardai, fino ad aprirmi poi in un sorriso.
"Ebbene, cosa voleva mostrarmi? Non mi dica la sua collezione di francobolli..."
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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