“Troppo banale...” disse sorridendo Guisgard a Gaynor “... per stupire, affascinare e magari conquistare una donna come lei...” con un cenno della mano “... venga...”
La portò davanti ad un quadro che spostò.
Dietro c'era una specie di cassaforte.
Aprì quella porta di metallo e tirò fuori una faretra molto curata, dall'aspetto esotico, forse giapponese.
“E' un oggetto scenico, ma è l'originale...” mostrando la faretra alla giovane donna “... vale milioni di Taddei... compare nel film di Skorpio... la particolarità è che le frecce le ho costruite io... quando ero sull'isola...” prendendone due “... vede queste? Una è d'oro... l'altra di piombo... le dice nulla?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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