Nonostante avesse accennato un sorriso, dopo il mio discorso gli occhi di Guisgard mostrarono inquietudine, sebbene per un breve istante.
La sua risposta, peraltro incompleta perché la musica terminò e lui si zittì, era vaga e generica e ciò contribuì al nervosismo derivante dal biglietto.
"Si vede che lei è abituato a donne come Laiwa, se pensa che insultare la loro intelligenza sia un must irrinunciabile..." gli risposi sarcastica "Credo sia meglio tornare al tavolo e vedere il film, dopodiché tornerò a casa e mi lascerò alle spalle assassini, misteri e anche lei..." terminai girandomi verso il tavolo.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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