Gwen urlò, ma lui non si fermò, né rallentò.
Anzi cominciò ad impennare la moto, a sgommare, a saltare sui bassi cespugli, sempre guidando al limite.
Poi finalmente si fermò, alzando la testa verso la finestra, mentre una nuvola di polvere lo circondava.
“Scendi giù invece di starnazzare...” disse ridendo lui “... non sarò un cavaliere sul suo bianco destriero, ma un giro in moto posso fartelo fare...” divertito.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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