Quando parlò di fare un giro in moto, mi illuminai.
Ma non gli diedi la soddisfazione.
"Fin'ora mi hai detto che sono viziata e che starnazzo, sicuro di non esserti confuso con mia sorella?" risposi sarcasticamente, ma pensando comunque con affetto a Betty, che mi mancava terribilmente.
Chiusi la finestra, poi mi guardai allo specchio.
Mmm, quel vestito non era molto adatto, in effetti...
Aprii l'armadio e vagai con lo sguardo, individuando dei pantaloni a sigaretta beige e una camicia azzurra, lì indossai insieme a degli stivali e un chiodo marrone chiaro in pelle e scesi giù.
Mi avvicinai a lui e alla moto e iniziai a sfiorarne le forcelle, le cromature che brillavano nella notte, il serbatoio lucido.
"Sul serio lo faresti?" gli chiesi, con occhi luccicanti "È una vita che voglio farlo" sorridendo incantata da quella prospettiva.
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