Quel gioco, così ardito, intenso ed eccitante, continuava, ancora e ancora.
E Icarius ormai era perso, abbandonato a quel mare di piacere, e vederlo in quel modo, mentre lo assaporavo come fosse la cosa più preziosa del mondo, mi provocava un piacere diverso, intenso e profondo, che scuoteva tutto il mio animo, e faceva vibrare il mio corpo.
Quando poi afferrò i miei capelli, qualcosa di ancora nuovo si accese, come una scossa più intensa, come una sensazione di abbandono, ma anche di consapevolezza, come se quella stretta mi rendesse ancora più sua, come se rendesse lui ancora più folle.
Era bellissimo, intenso, forte, eccitante.
Lui impazziva, sempre di più, potevo vederlo, potevo sentirlo.
Sentivo il suo corpo ormai sempre più prossimo al piacere più grande, e quella consapevolezza mi accendeva ancora di più, rendendomi famelica, vogliosa oltre ogni limite.
Volevo vederlo morire in me, vederlo folle, abbandonato, volevo portarlo nel cielo più alto e nel mare più profondo.
Era meraviglioso vedere quanto si stesse lasciando andare, quanto ormai stesse per impazzire definitivamente, imboccando la via del non ritorno.
E io non aspettavo altro.
Incalzavo, rendendo quel gioco sempre più intenso, sempre più appassionato, sempre più ardito.
Finchè non sentii che stava davvero per essere travolto e sopraffatto.
Lo vidi morire, impazzire, lasciarsi completamente andare, abbandonarsi a quel piacere di cui potei nutrirmi, assaporandolo intensamente, mentre una nuova luce lo attraversava.
Ma non era tutto.
Un forte, intenso e diverso senso di appagamento mi attraversò, mi sconvolse, riempiendomi completamente.
Quando lui poi si lasciò cadere accanto a me, mi strinsi a lui, dolcemente.
Quell'abbraccio, dolce e appagante, ci unì ancora, e io mi allungai a baciarlo piano, dolcemente, sulla guancia.
"Alziamoci.." dissi, sospirando "Subito, adesso.." aggiunsi "Altrimenti non usciamo più di qui.." risi, dolcemente.
"Ti amo.." sussurrai poi, guardandolo negli occhi, prima di baciarlo piano.