Guisgard si avvicinò a Gaynor.
“Io invece credo che lo abbia fatto inconsciamente...” disse guardandola negli occhi “... confidarsi con un estraneo intendo... forse perchè è circondata solo da idioti... idioti che magari le direbbero ora un milione di sciocchezze... cosa avrei dovuto dirlo io? Di preoccuparsi? Che davvero qualcuno le manda biglietti per metterla in guardia da me? Eppure mi ha invitato ad entrare... ed ora anche a dormire qui... ha già fatto preparare la camera degli ospiti? Quella magari in cui fa dormire i suoi amici?” Era vicinissimo a lei, alla sua bocca, a tutto il suo corpo.
Forse mai un uomo era stato così vicino a lei come lui in quel momento.
Forse mai aveva incontrato un uomo così, un uomo come lui.
“Io però devo confidarle che non credo nell'amicizia tra uomo e donna...” mormorò, per poi, con un gesto improvviso, baciarla.
Un attimo dopo le labbra di lui erano ovunque su quelle di lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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