Guisgard la guardò mentre Gaynor era ancora fra le sue braccia.
Erano stretti l'una all'altro, come poco prima al galà, ma stavolta senza nessun altro intorno.
“Pensavo non volesse essere baciata da una...” disse “... com'era? Ah, si... persona banale... uno dei tanti... uno come tanti...” e di nuovo si avvicinò alle labbra schiuse di lei, come se non attendessero altro che essere invase nuovamente.
Labbra umide e calde, morbide ed accoglienti, che desideravano essere raggiunte e penetrate ancora.
E così fu.
Guisgard la baciò, afferrando le labbra di lei con le sue, succhiandole e infilando la sua lingua tra esse, cercando il sapore di Gaynor.
E quel bacio riprese, con più ardore, passione e desiderio di prima.
Tutto ciò mentre i loro corpi diventavano più aderenti, strofinandosi l'uno contro l'altro, più e più volte.
“Allora...” disse lui pianissimo sulla bocca di lei “... faccio bene a credere che fra noi mai ci sarà amicizia?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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