Elisabeth fù cosi condotta alla torre.
Qui, giorni prima, i templari massacrarono gli uomini di Guisgard senza nemmeno seppellirli, destinando così i loro colpi a diventare pasto per le fiere della selva.
Elisabeth scortata dai suoi carcerieri attraversava così gli ambienti di quella torre, dove solo alcuni giorni prima vi era stata condotta da Guisgard.
Rivide così la stanza, che come una prigione dorata, aveva accolto il suo sonno al chiarore di una magica Luna e dove Guisgard le aveva fatto capire per la prima volta cosa davvero celasse il suo cuore.
Per un momento l'immagine di loro due sembrò ricomparire, quasi avvolta dal ricordo dei loro sospiri e delle loro parole.
Lei, bellissima, vestita solo di una camicia bianca e a piedi nudi e lui che tentava di annientare ciò che il suo cuore gli sussurrava.
Questa immagine sembrò, per un momento, rivivere come un sogno incantato.
Ma quel sogno svanì presto per mutarsi in un incubo.
Elisabeth fù condotta in una sala grande, al cospetto di de Gouf.
Il templare le si avvicinò e cominciò a fissare il suo bellissimo corpo con un'aria lasciva.
"Ora capisco" cominciò a dire compiaciuto "perchè il nostro sir Guisgard ha perso la testa, arrivando a tradire il suo ordine e la sua fede."
De Gouf le disse che l'indomani lei sarebbe stata processata per stregoneria.
Ma le fece anche capire che lui, volendo, avrebbe potuta salvarla.
Bastava che lei si fosse mostrata disponibile con lui...
Insomma la vita di Elisabeth dipendeva solo ed esclusivamente da lei.
Poi de Gouf si avvicinò all'abate Oxilious e chiese notizie di Guisgard.
Il chierico rispose con un diabolico ghigno.
Allora de Gouf prese due coppe di vino e ne offrì una al chierico.
"Brindiamo all'amore!" Disse fissando Elisabeth. "Non all'amore che cantano poeti e bardi, quello che immortale resiste alle nebbie della lontananza ed alla spada del tempo. No, brindiamo invece all'amore pagano della carne, quello che permette di unirci a donne infedeli ed eretiche, godendo dei loro frutti, senza però macchiarci di peccato o colpa. Poichè il fuoco purifica da ogni peccato."
E l'eco delirante della sua malvagia risata si diffuse nella sala ed in tutta la torre come un minaccioso presagio del male più oscuro...
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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