L'eccitazione si poteva toccare con mano.
La penombra avvolgeva ogni cosa, anche i loro corpi ardenti e desiderosi.
I gemiti di Gaynor, i suoi sussulti, le sue movenze irrequiete, mentre lui la faceva impazzire, godere.
E quel gioco durò a lungo, fin quando lei non riuscì più a resistere.
E lui lo sentì, lo capì.
Allora si alzò, cominciando a svestirsi davanti a lei.
Ma proprio in quel momento dal pianterreno si udì una sirena e poi un'auto arrivare di corsa che si fermò proprio davanti alla casa di Gaynor.
“Che...” disse Guisgard con la voce che tradiva ancora la forte eccitazione “... che succede?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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