Lui la guardò attraverso la sua maschera, che lasciava liberi solo i suoi occhi azzurri ed enigmatici.
“Si, sono io...” disse a Gaynor, prendendo la sua mano “... quindi così mi definite? Un assassino?” Portandola al centro di quell'ambiente semibuio. “Ma è naturale... è facile farvi credere tutto questo, vero? Mischiare il Bene ed il male, il giusto e l'ingiusto? Comunque si... voglio qualcosa da te... qualcosa che hai e che devi darmi... o finirò io col prendermela da me... ma sono sicuro me la darai, vero?” Fissandola.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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