Quando Guisgard smise di baciarmi per sospingermi sul letto, mi lasciai andare ad un lungo sospiro, consapevole che di lì ad un attimo lo avrei avuto dentro di me. E così, quando lui si stese su di me accostandosi all'umido centro del mio essere, mi trovò pronta e desiderosa. Gli poggiai le mani sul fondoschiena e lo attirai a me, sentendolo di colpo fino in fondo alla mia più intima femminilità.
Cominciò così la nostra danza d'Amore, con lui che mi ansimava sopra ed io che godevo ad ogni possente spinta. Urlavo di piacere, la sua lingua che leccava i miei seni e le sue labbra che li succhiavano, mentre la sua virilità continuava infaticabile a penetrare il mio essere, sempre più turgida e potente. Gli strinsi allora le gambe intorno ai fianchi per sentirlo ancora più forte, mentre gridavo il suo nome e godevo di lui.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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