“Posso dirlo senza timore di essere smentito: il professor Gheorge Ordifren rappresentava, anzi simboleggiava fra noi un qualcosa di speciale, fuori dal comune, quasi un qualcosa al di là del Bene e del male.
Non che io ora voglia paragonarlo ad uno dei grandi della storia.
Tutto in lui sembrava fatto apposta per attirare l'attenzione, l'ammirazione ed in parte la soggezione dei suoi simili.
Ciò che mi colpiva di lui, al di là dell'aspetto esteriore, era l'amare così tanto il suo status di perseguitato, di proscritto, di ateo e miscredente, nemico giurato della Chiesa e di ogni forma di Religiosità.
In questa sua condizione c'era una sorta di splendore classicheggiante, ma anche decadente, che lo aveva reso come un illuminato in fuga, innalzandolo poi nella sua stressa condizione ed opinione su un piedistallo idealistico ed idealizzato, monumento al suo amor proprio di uomo e di scienziato.
Come il protagonista del celebre romanzo I viaggi di Gulliver che, dopo essere naufragato nel paese del Lillipuziani, uomini dalla statura di due pollici, talmente abituato a considerarsi un gigante fra loro, vive questa convinzione anche per le strade di Londra tra la gente comune.
E questa abitudine, questa tendenza, proprio come per Gulliver, aveva condotto anche il professor Ordifren alla medesima persuasione di superiorità rispetto ai suoi simili.
Ma da cosa, vi chiederete, giunge una tale convinzione?
Una così sublime considerazione di se stesso?
Da dove è dunque tornato il professor Ordifren per sentirsi un gigante in mezzo a noi?
Cosa hanno visto i suoi occhi e cosa ha contemplato la sua mente, da vedere ora se stesso come un vate dell'intero genere umano?
Un liberatore dal giogo della Religione, dell'etica, della morale e di ogni forma di costrizione e superstizione?”
Con queste parole il grande disegnatore e fumettista Lellus Mazzumoto fa descrivere il Dottor Ordifren da uno dei suoi adepti.
Scienziato di fama mondiale, geniale e visionario, dalle conoscenze ed i poteri inimmaginabili, Ordifren è forse il cattivo per antonomasia, nonché il più acerrimo nemico di Guisgard.
Le sue origini sono spesso misteriose, salvo varie storie in cui si accennano vaghi aspetti biografici.
Entrò in Seminario giovanissimo, per poi rinnegare ogni aspetto della Religiosità e dedicarsi agli studi tecnici e scientifici.
Alcune delle sue celebri massime così recitano:
“Solo frequentando la Chiesa si può arrivare a conoscerla davvero e dunque a disprezzarla!”
“La vera e sola religione è la matematica, il resto solo superstizione. Per questo la Religione è la matematica dei poveri di spirito.”
“Credo in un solo dio, la Natura, Madre onnipotente, generatrice del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.”
Non è ben chiara l'origine dei suoi grandi e terrificanti poteri, ma il tutto spinge a credere che gli derivino da un tacito ed involontario patto con un demone.
Paradossale spiegazione questa, visto che il Dottor Ordifren nega in maniera assoluta l'esistenza del soprannaturale.
Il geniale Mazzumoto, nei suoi fumetti, pone invece l'accento su come ogni anima dannata, pur ancora in vita, destinata agli Inferi è comunque, volontariamente o no, sotto l'influsso diabolico e dunque il demonio può liberamente adoperare l'anima in questione per i suoi scopi.
E' lo stesso Mazzumoto a raccontare in una sua storia a fumetti l'incontro tra il Dottor Ordifren ed il demonio, celato sotto gli abiti di un innocuo antiquario, che dietro la risoluzione di un enigma concede al folle scienziato poteri inimmaginabili.
Così recita l'enigma del diabolico antiquario:
“Dimmi qual'è la parola misteriosa secondo queste indicazioni...
1) Può essere tagliata, ma non da chi sta fermo.
2) Può essere vocale, ma non consonante.
3) Si trova sulla viola, ma non sulla margherita.
4) Anagrammandola si ottiene una struttura rocciosa.”
La rivista “Genius”, la più autorevole e popolare per quanto riguarda il fumetto e l'animazione Afragolinonese, ha collocato il Dottor Ordifren al primo posto nella classifica dei più grandi cattivi mai comparsi.
E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere il diabolico enigma come fatto dal Dottor Ordifren?

(Il Dottor Ordifren nella bottega dell'antiquario)