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Vecchio 20-04-2017, 19.09.21   #77
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il Manoscritto dei Taddei

Genere: Avventura

Romanticismo:
Azione:
Mistero:


Era un bel mattino di Aprile, luminoso e terso, con un vento fresco, quasi freddo, che soffiava con buona decisione contro le imposte della finestra, mentre fasci dorati e limpidi filtravano tra le tendine di velluto rosso.
La camera era silenziosa, fatta eccezione per lo scroscio delle ruvide pagine di quel libro sfogliate con distrazione.
La porta allora si aprì e qualcuno entrò con un vassoio su cui fumavano due tazze di tè accanto ad un piattino di biscotti.
“Capo...” disse il nuovo arrivato fissando quello seduto a leggere dai suoi occhiali tondi “... tu passi troppo tempo a leggere... finirai con il confonderti più di quanto tu già non lo sia...”
“Già...” mormorò l'altro, senza alzare gli occhi dalle pagine di quel libro.
“Chi disse che lo studio è matto e disperatissimo?”
“Nessuno...” quello che leggeva.
“E che l'ignoranza è la sola cosa che rende puro l'intelletto umano?”
“Qualche ignorante...” alzando gli occhi azzurri finalmente dal libro “... e ne avrei di nomi... qualche mia vecchia conoscenza...”
“Beh, cos'è che leggi?”
“Un manuale sulle ultime mode di Parigi...”
“Capisco che in questo periodo tu non abbia una fidanzata, capo...” posando il vassoio con le tazze ed i biscotti su un basso tavolino quello con gli occhiali “... ma ridurti a leggere questa roba mi sembra troppo... non sai che la pubblicità non solo è l'anima del commercio, ma anche il modo più semplice e sicuro per farsi abbindolare e gettare via denaro?”
“Con le nostre attuali finanze dubito possa correre questo rischio...” l'altro prendendo una tazza di tè dal vassoio “... da quando un cliente non arriva a bussare a quella porta?”
“Forse da quando dedicasti dei versi alla moglie di quel grasso contabile?”
“Sfotti sfotti...” sorseggiando il tè quello con gli occhi chiari.
“Non pensarci...” sedendosi quello con gli occhiali e prendendo anche lui il tè “... conosci la storiella del tipo che trova la lampada magica?”
“Abbiamo posta oggi?” Finendo il suo tè quello dagli occhi azzurri.
“Un tipo trova una lampada, la strofina ed un attimo dopo vede apparire il classico Genio...” quello con gli occhiali dopo aver bevuto “... esprimi pure un desiderio, gli fa... e quello comincia a pensarne uno... ecco, ci sono! Esclama. Vorrei un lungo ponte che colleghi Afragolipolis e Sygma!”
“Meglio, così non avremo fatture, cambiali o altre scadenze...” l'altro riprendendo il libro.
“Un lungo ponte? Stupito il Genio.” Quello con gli occhiali. “Ma sai quanto lavoro richiederebbe? Milioni di mattoni! Malta e cemento come se piovesse! Per non parlare dei permessi e delle licenze richieste, visto bisognerebbe attraversare almeno tre regioni! Credi forse che si possa alzare un ponte sulle cupole del Vaticano così, come se nulla fosse?”
“Buoni questi biscotti...” mangiando l'altro “... sono al burro, vero? Ottimi davvero...”
“E va bene... sbuffando il tipo al Genio...” continuando la storiella quello con gli occhiali “... allora cambio desiderio... voglio trovare una donna vergine! Il Genio allora lo fissa... e sia... dice... di che colore lo vuoi questo ponte!” Ridendo.
“Posso tornare a leggere in pace ora?” Sbuffando quello con il libro. “Te ne sarei grato...”
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
“Il postino con le cambiali, capo?”
“Va ad aprire...” richiudendo il libro l'altro.
Entrò così un omone di mezz'età.
“Prego, accomodatevi pure...” sorridendo quello con gli occhi azzurri “... l'Agenzia De Amore vi da il benvenuto... in cosa possiamo aiutarvi?”
“Ecco...” sedendosi l'omone “... ma voi davvero riuscite a conquistare ogni tipo di donna?”
“Certo, signore...” sedendosi anche quello con gli occhi chiari “... qualunque donna... avanti, parlatemi di lei... di che tipo si tratta?”
“Anche se è irraggiungibile?”
“Ha letto sulla porta, no?” Sorridendo quello dagli occhi azzurri. “Il nostro motto è che non esistono donne irraggiungibili. Avanti, parlatemi della vostra Aspasia...” incrociando le braccia.
“Ecco...” imbarazzato l'altro “... non è semplice...”
“Avanti, non siate timido...”
“Ecco...” sudando l'omone “... non so... mi prenderà per pazzo...”
“L'Amore è follia, amico mio...” facendo l'occhiolino quello dagli occhi azzurri.
“Si...” annuì l'omone “... però forse io dovrei dirvi il mio nome... cioè, chi io sia...”
“Certo, ditemi...”
“Ecco...” allentandosi il colletto l'omone “... io... io sono... ecco... il mio nome è... Rollone... Rollone... Rollone de' Taddei...” fissandolo “... sono dunque l'infelice discendente di una stirpe maledetta... un uomo destinato all'infelicità... oppure alla morte...” guardando l'uomo dagli occhi azzurri che gli stava davanti, fissandolo a sua volta, perplesso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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