Lo fece impazzire, eccitare, quasi esplodere di desiderio. Poi di colpo si fermò, si alzò, indossò la pregiata vestaglia nera e andò alla finestra.
“Che...” disse Aegos con la voce alterata dal desiderio “... che fai? Dove vai? Vieni qua...” cercando un lembo della sua vestaglia, che però scivolò fra le sue dita.
Elyse allora si affacciò al balcone, domandando dell'accaduto alle soldatesse nel cortile con alcuni di quegli uomini scimmieschi.
“Altezza...” uno delle soldatesse “... abbiamo scoperto un curioso furto... sono stati alcuni dei nostri uomini...”
Ma ad un tratto la bella regina sentì qualcuno sfiorare la sua vestaglia.
Era Aegos che dietro di lei si inginocchiò ai suoi piedi, infilando delicatamente una mano sotto la stoffa di quella delicata veste da camere, con le sue dita che arrivarono a toccare la sua intimità mentre lei ascoltava la soldatessa.