Era impossibile restare lucida, impassibile.
Le sue mani erano abili, appassionate, capaci di farmi perdere ogni controllo.
Più quel gioco segreto e ardito continuava, più impazzivo.
Più le sue mani rubavano la mia sanità mentale per sostituirla con eccitazione e piacere.
Dovevo aggrapparmi al parapetto e fare affidamento su tutto il mio autocontrollo per evitare di lasciare trasparire tutto il piacere che mi stava facendo impazzire in quel momento.
Non capivo nemmeno che cosa mi stesse dicendo la soldatessa.
Mappe?
Concentrati..
Ma come facevo a concentrarmi se l'unica cosa a cui riuscivo a pensare erano le sue mani che giocavano con me.
"Le avere recuperate?" chiesi infine "Le mappe.." specificai.
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