"Già..." dissi solamente senza guardarlo troppo. Poi andai nella mia stanza e aspettai la notte fonda. Non fu complesso, molte volte non dormivo la notte, per osservare le strade che percorrevamo durante i nostri viaggi. Uscì dalla mia stanza con un abito comodo, adatto per correre, e mi avviai piano piano in cucina, dove afferrai alcune cibarie da portarmi dietro. Ero pronta a fuggire, ad andare a fare le mie ricerche e dare le mie dimostrazioni, ma non potevo lasciarlo così. In fondo, mi aveva aiutato tanto. Presi una penna ed un foglio di carta e gli scrissi una lettera.
"Grazie, per tutto quanto. Per avermi accolto e per avermi accudito. Non ti dimenticherò".
Presi la lettera e la posai sul tavolo, dopo di che mi avviai alla porta.
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