Entrai nel capanno, era deserto e silenzioso.
Dentro era abbastanza spoglio e semplice..forse non si trovava qui..possibile stavo perdendo i miei poteri da sacerdotessa e quasi Dea in questo posto...passi per il Male che mi voleva bloccare..no, ma ero arrivata fin qui grazie ai Numi.
Mi avvicinai a un mobile semplice e tolsi la corona e la poggiai sopra.
Ad un tratto udii una voce e il cuore iniziò a sobbalzare..il cuore pulsava forte in un indecifrabile ritmo e non poteva essere fosse per quell' uomo anzi per un uomo.
Mi voltai leggermente e non avevo dubbi, era la sua voce e l' avrei riconosciuta tra miliardi e non sapevo il motivo.
Cosa aveva quella voce che trafiggeva in modo dolce e melodico il mio petto facendo scuotere il mio cuore come un' improvviso temporale estivo e notturno.
Cercai di ricompormi, non potevo permettere tutto questo e la mia voce risuonò sicura e imperiosa.."Mi aspettavate? Spero sia stata una lenta agonia" e stavolta in me tornò quella sorta di sadismo verso un uomo impudente di cui vedevo solo un'ombra e si celava e mi scrutava di nascosto "Non sono delle vostre Terre, vengo da un posto molto particolare e non lo potreste trovare in nessuna mappa ma ho letto molto della vostra cultura e appreso...fate come i Cavalieri al tempo dell' Amor Cortese che bramavano la loro amata in modo celato, remoto? Siamo nel.." a quel punto ricordai le parole di quel Ennius, che tanta antipatia destò in me per il suo poco rispetto verso la Fede di questi posti "siamo nel XIX secolo, e non esistono più questo genere di cose"...
figurarsi a Serenica.
Eppure quel gioco era intrigante, e se poi avessi preso un abbaglio..ma cosa mai stava accadendo.."e vi stupirò nel confessarvi nel mio Regno non dimorano uomini, intendo solo donne ed è sacrilegio guardare le donne particolari e della mia carica sapete? Potrei punirvi anche se mi trovo in questo remoto posto e come vedete non sono dolce ed innocua come sembra..anzi dovreste stare attento".
I miei occhi captarono più Luce possibile per cercare di vedere bene quella figura, pronta a scattare con il mio arco e le frecce invisibili.