Rimasero soli, con la sala tutta per loro.
Lei si avvicinò a lui, sfiorandolo appena col suo meraviglioso corpo, per poi sussurrare quelle calde parole.
“Sua altezza” disse Aegos con un sorriso da Guascone “dovrebbe forse rammentarmi i miei compiti, i miei servigi presso di lei...” sorridendo con uno sguardo penetrante “... riguardano la sua preziosa... gemma... vero?” Facendole un occhiolino malizioso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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