Appena entrammo, Elv accese una lampada per farsi luce mentre sistemava la porta.
Già, dovevo riposare.
Avevo talmente perso l'abitudine che lo avevo quasi dimenticato.
''Certo, non preoccuparti. Ce ne sono un paio'' indicando il corridoio ''Beh, a dopo'' sorridendo e avviandomi.
Scelsi una camera abbastanza semplice, come quella che avevo scelto per Elv; tolsi il bellissimo abito turchese e indossai una camicia da notte.
Feci poi caso ad uno specchio dalla scura ed elaborata cornice nera, arzigogolata e di gusto squisitamente barocco con un tocco vagamente gotico, e mi avvicinai.
Allungai la mano verso la superficie riflettente, congiungendo le dita affusolate e bianche con quelle di quella ragazza dai capelli fulvi e l'espressione entusiasta, ma anche smarrita, che mi restituiva lo sguardo coi suoi brillanti e grandi occhi verdi.
Occhi che si erano di nuovo affacciati alla vita, non come un infante che emette il suo primo vagito una volta fuori dal ventre materno, ma come una scarlatta fenice, che una volta squarciato il velo di Maya delle sue ceneri risorge, più forte, più sicura, più consapevole.
Allontanai la mano portandola sul viso spruzzato di aranciate lentiggini e ancora una volta quella giovane, piena di sogni e di speranze, mi restituì il gesto.
Non era cambiata molto, in fondo, durante quell'anno; il suo volto, i suoi occhi, le sue labbra.
Solo lo sguardo era mutato.
Quello sguardo, che ora conteneva una scintilla in più, come una stella che improvvisamente decide di brillare di più sapendo che qualcuno, quella notte, si fermerà a contemplare la volta cobalto del cielo e la scorgerà, forse, fra tutte le altre.
La ragazza mi restituì un sorriso, un sorriso che raccontava molto di lei: conteneva l'euforia di una nuova vita appena ottenuta, come una tela bianca appena comprata che attende solo di essere dipinta e anche la speranza di trovare quanti più colori possibili per colorare quella tela ancora intonsa.
Con quelli e altri pensieri, raggiunsi il letto e mi lasciai avvolgere dalla calda morbidezza delle coperte.