Arrivammo alla locanda e Lavaros mi mostrò quella che doveva essere la mia stanza. La guardai e ne studiai ogni minimo dettaglio, sentendo il cuore colmo di gioia. "È troppo bella" dissi guardando Lavaros con gli occhi colmi di dolcezza. "Allora, buonanotte e a domani" dissi salutandolo ed entrando in camera, chiudendo la porta dietro di me. Era davvero bella, per me, che ero stata dietro le sbarre per anni, era una stanza di lusso, ma forse lui non lo avrebbe mai saputo. Andai a provare il materasso. "Comodoooo" dissi buttandomici sopra e sorridendo dannatamente felice. Mi rialzai e mi tolsi gli indumenti che mi permettevano di muovermi comoda, rimuovendo gli stivali e i pantaloni larghi per rilasciare la gonna bianca del mio abito. Mi guardai allo specchio. Mi resi conto di quanto fossi, ehm, bianca? I capelli, la carnagione, gli indumenti... Sul serio? Le uniche due cose che risalaltava erano gli occhi e il ciondolo pendente sul petto. Beh, non avevo altri abiti, in effetti. Guardai quella gonna davvero troppo lunga, le estremità erano leggermente provate dalle passeggiate e mi sembrava anche leggermente impolverata. Uno sbadiglio riscosse i miei pensieri, dovevo addormentarmi, o non mi sarei mai svegliata. Così mi butto di nuovo su quelle lenzuola fresche e il materasso comodo, pensando agli ultimi avvenimenti che hanno cambiato la mia vita, fino ad arrivare a lui; a Lavaros.
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