Sentivo il lettino cigolare ancora e ancora.
Non lo ascoltavo, non mi importava.
Mi importava solo dell'impeto sfrenato con cui lui mi prendeva, con cui mi faceva sua in quella notte che andava morendo.
L'ultima notte che avrei passato nella mia città, nel mio regno.
Ma il mio mondo, quello vero, lo avrei portato con me.
Lui era lì, sopra di me, dentro di me, contro di me.
Lo sentivo in ogni cosa, nel respiro rotto, nel cuore che batteva, nel mio corpo che urlava di piacere.
Mi abbandonai a quel piacere senza pari.
Mi abbandonai all'amore di quell'uomo così meraviglioso.
Mi abbandonai alla passione che mi sconvolgeva, mi rapiva.
Mi abbandonai a lui, che ora era tutto il mio mondo.
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