Il combattimento continuava, rapido, veloce, insaziabile.
Non mi fermavo, combattevo uno, l'altro, l'altro ancora, chiunque mi si parasse sul cammino.
E Aegos era lì, al mio fianco, un sincrono perfetto.
Un'armonia di spade, ferro, fuoco, sangue e sudore.
Anche il ragazzo si unì a noi, aveva coraggio da vendere, dopotutto.
Ma chi mi stupì più di tutti fu la ragazza, che si gettò nella mischia armata solo di un pugnale.
Era bellissimo vedere un anima pura e coraggiosa, ovvio non la conoscevo, ma in quel momento sembrava l'unica fiammella di luce nella morte circostante.
Allora mi avvicinai, fermando un fendente vicino a lei.
Le sorrisi, e senza dire niente, perchè non c'era tempo per le parole, le porsi uno dei miei pugnali, che con due si combatte meglio, e se ne avesse perso uno avrebbe avuto l'altro.
Poi arrivarono altri incappucciati, e io mi voltai istintivamente verso Aegos.
"Più sono, più ne uccideremo..." con gli occhi ormai presi dall'impeto della battaglia.
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