Tornammo alla locanda e salimmo in camera.
Questa era avvolta in una soffusa penombra a causa delle tendine abbassate e venne appena appena rischiarata quando Elv accese una candela.
Io lo osservai, lo seguii con lo sguardo mentre si avvicinava; ricambiai leggermente il suo sorriso e poi accolsi il suo bacio assaporando le sue labbra morbide mentre poggiavo la mano sul suo viso.
Adesso tutto quello era così meraviglioso, così perfetto, adesso che ero sua moglie, adesso che eravamo finalmente uniti e nessuno ci avrebbe separati più.
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