Prima di tutto vorrei allacciarmi allo spunto lanciato da Elisabeth la quale ha posto in evidenza quanto è accaduto e sta accadendo in Sicilia in queste ultime ore. Personalmente,e credo di far mio il pensiero di tutti gli utenti, sono rimasta sconvolta quando ho appreso di questa ennesima catastrofe che sta colpendo il nostro Paese. Massimo rispetto per tutti coloro che hanno perso la vita e coloro che si trovano loro malgrado in situazioni precarie. Un abbraccio agli abitanti della Sicilia e delle zone colpite.
Vorrei ora ricollegarmi al discorso di Elisabeth: è verissimo quello che tu dici. Da quando mondo è mondo l'uomo ha sempre cercato una giustificazione agli eventi (sotto varie forme) e ha sempre cercato di carpire qualche messaggio per decifrare o descrivere un evento futuro.
Costantino, ad esempio, (versione di Esuebio di Cesarea) prima della battaglia di Ponte Milvio, alzò gli occhi al cielo e vide la croce (poi chiamata Croce di Costantino) con la scritta "in hoc signo vince" e Costantino ebbe la meglio su Massenzio.
Trovare una "giustificazione" alle cose aiuta l'uomo, anzi la sua mente, a trovare tranquillità.
Nel medioevo la vita dell'uomo era scandita da azioni e ritmi decisi da una religione che influenzava l'azione del singolo e delle intere comunità. E quindi eventuali premonizioni, azioni di persone che dicevano di avere delle veggenze, erano influenzata dalla religiosità costante che occupava la loro vita. (Giovanna d'Arco diceva di sentire la voce di Dio che le suggeriva sul da farsi).
Le "visioni" che possiamo avere noi, al giorno d'oggi, nella nostra quotidianeità secondo me sono frutto di una correlazione di pensieri: sappiamo, ad esempio, che un determinato evento potrà accadere in quanto abbiamo le possibilità di farlo accadere....
il dejavu, a differenza, lo trovo un fenomeno inspiegabile, fenomeno che mi ha trovata protagonista più di qualche volta.
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