Stanotte nel Giardino di Camelot ho colto un fiore, rubandolo a qualche anonimo innamorato, che forse giungerà qui all'albeggiare per cercare pegni da offrire ad un balcone chiuso.
Ci sono molti fiori al mondo che sbocciano ogni giorno e fioriscono ogni notte.
Ma forse questo è il più speciale, il più magico, l'unico capace di non appassire, il solo a resistere al caldo Sole, alla muta Luna ed al corso immutabile delle stelle.
E' il tulipano, che nel nobile linguaggio dei fiori simboleggia la dichiarazione d'Amore, la formula per la felicità e l'Eternità.
Il fiore degli Amanti, delle promesse e dei sogni.
Dei viaggi senza Tempo e la chiave per l'età perduta del cuore.
E' il fiore degli infiniti giochi della giovinezza e dei misteri dimenticati della notte.
E' il fiore dall'allodola e dell'usignolo, poiché è inizio e fine di ogni storia e racconto.
Gli stessi racconti dalle pagine intrecciate e scritte con fiumi di sospiri e sussurri, le cui parole sole conoscono i privilegi che Amore ricambia a chi offre un tulipano colto e rubato in una notte come questa...
Buonanotte, Camelot...