Eccolo, era il segnale.
Allora mi alzo, e mi avvicino al tavolo.
Mi siedo, e come se fosse la cosa più normale del mondo, come se stessi parlando del tempo ripeto la frase che mi è stata assegnata.
"il Satiro è imbrigliato nei rovi... Dafne deve liberarlo prima di diventare alloro".
Guardando il mio interlocutore con lo sguardo senza espressione.
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