Gli sorrisi dolcemente, dandogli la libertà di farmi tutti i complimenti che voleva. Poi gli scivolò una penna dalla tasca e si abbassò a raccoglierla. Era finita poco distante dalla mia caviglia e... Lui me la sfiorò. La carezzò con delicatezza, sensuale, facendo crescere in me sensazioni piacevoli che divennero vere e proprie scosse. Ancora il mio cuore saltava nel petto, per poco non usciva da lì per ballare sul tavolo. Lo lasciai fare, non mi sarei negata nulla, proprio nulla.
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What I've done, I'll face myself, to cross out what I've become, erase myself, and let go of what I've done.
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