Entrò il capo, e io lo osservai, non più del dovuto.
Era un bell'uomo, indubbiamente, con lo sguardo rabbuiato e pensieroso.
La tizia le corse subito incontro, civettando, e appiccicandosi, e dovetti trattenere un sorriso divertito a quel comportamento.
Teneva una lezione all'università, addirittura, mi chiesi in che facoltà.
Io mi avvicinai con discrezione, e lo salutai con un leggero cenno del capo e un sorriso professionale.
"Dottoresse Marbrè... sarà un piacere collaborare con lei.." con tono posato e serio.