“Avanti, era una battuta...” disse Guisgard sorridendo ad Altea “... come la sua del resto, no? Che senso ha una segretaria con licenza di uccidere? Non siamo in un film di spionaggio.” Divertito. “Comunque mi spiace per suo padre.”
Anche Clio era seduta accanto a loro.
Intanto il professore continuava con le sue spiegazioni ai presenti.
“Ah, signori...” si bloccò “... il nostro ospite è giunto... ed accompagnato da due avvenenti ragazze, com'è giusto che sia...” sorridendo il professore “...prego, signor Guisgard... mi raggiunga...”
E lui scese, raggiungendo il professore e salutando la platea studentesca.
“Prego, la scena è tutta sua...” il professore.
“Beh, in effetti non ho ancora capito del perchè io sia qui” fece Guisgard “e soprattutto come mai voi tutti siate così ansiosi di starmi a sentire.”
Tutti risero alla battuta.
“Beh...” Guisgard “... a mio parere la psicologia c'entra poco con l'Amore... al massimo, come racconta il bel mito di Amore e Psiche, la Ragione è sottomessa all'Amore ed ai suoi dettami.”
“Posso farle una domanda?” Uno degli studenti.
“Prego, ma che non riguardi il calciomercato, visto sono scaramantico.” Ridendo piano Guisgard.
Risero di nuovo tutti.
“Se la mente è razionale” mormorò lo studente “non dipende da essa la ricerca della felicità?”
“Si, se fosse qualcosa di terreno.” Fissandolo Guisgard. “Tipo lavorare per avere benessere, comprare un abito che si abbini alle scarpe che abbiamo nell'armadio, scegliere la vacanza più in per l'Estate... ovvio che per fare queste cose occorre ragionarci su... anche se nessuno ci darà mai il Nobel per questo...” sarcastico “... la felicità invece, anzi la Gioia come dicevano i Trovatori, è tutt'altra cosa... e di terreno non ha nulla... quindi per essere davvero felici la ragione può esserci utile come, non so... la maionese nei cerali a colazione.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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