Altea e Clio ascoltavano Guisgard che teneva quella sorta di lezione.
“Posso” disse un altro degli studenti “chiedere perchè un uomo così esperto dell'Amore non ha una compagna ufficiale accanto?”
Guisgard lo guardò con i suoi occhi azzurri ed enigmatici.
“Perchè io?” Chiese lei fissandolo e cercando la sua mano.
“Se io avessi una risposta a questo” rispose lui stringendole la mano “allora tutto questo sarebbe comune, scontato, prevedibile e soprattutto umano, terreno... tutto avrebbe una risposta... ed io saprei perchè mai ti sto cercando da sempre... prima ancora di conoscerti...”
“Non finirà mai tutto ciò...” sospirò lei.
E si baciarono.
Gli occhi di Guisgard si fecero cupi, il sorriso svanì dal suo volto.
“Bisognerebbe chiudere la finestra lassù...” mormorò “... entra il calore e rende inutile l'aria condizionata...”
Allora un merlo si posò sul davanzale della finestra aperta.
Nessuno sembrò curarsi di chiuderla.
Improvvisamente allora l'uccello volò dentro, aggredendo una ragazza e ferendola ad un occhio, gettando il caos nell'aula.