Il pranzo procedeva tra i tre, con qualche tensione, sguardi, parole sussurrate, non dette e frecciatine varie.
Ad un tratto però accadde qualcosa.
Qualcuno nella sala gridò.
Un uccello era entrato nel locale, svolazzando sui clienti seduti a mangiare.
Molti si spaventarono, con i camerieri intenti a cacciare via il volatile ma senza successo.
Si appollaiò su uno dei lampadari e lo videro tutti.
Era un merlo.
“Signore...” disse all'improvviso Guisgard alzandosi “... grazie per la compagnia ma credo di dover andare ora...” posando i soldi del conto sul tavolo “... avremo altre occasioni... a presto... e perdonate la fretta.” Sorrise a Clio e ad Altea, per poi andare via.
E poco dopo anche il merlo sparì.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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