Elise si addormentò quasi subito.
Era una notte più fresca rispetto al caldo ed afoso giorno appena concluso.
Il suo sonno fu però alquanto agitato.
Sognò strane immagini, indistinte ed enigmatiche.
Sognò gli aeroscafi che schizzavano veloci verso l'infinito, i tanti, tantissimi monitor che illuminavano la vita ad Imperios, la folla che scommetteva, i piloto che si uccidevano a vicenda ad ogni curva.
Sognò poi quel misterioso pilota, quel Justin ed il suo sguardo lascivo, peccaminoso e contronatura.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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