Alle parole di Morris, Guisgard ebbe un attimo di esitazione.
"Già, la vostra sposa ha tale premura..." Disse con finta noncuranza. "E immagino voi facciate sempre ciò che vi chiede..."
"Guis" intervenne Ammone "ricorda che saremmo già dovuti essere a Camelot!"
"Seguite Brandui, messere!" Esclamò la donna. "Ella sa cosa deve fare. Gli spiriti la temono!"
"Già, a correre dietro ai suoi sogni!" Disse Guisgard.
Poi fissò lo sguardò di Elisabeth. C'era qualcosa nel fondo dei suoi bellissimi occhi.
"E sia" esclamò Guisgard "verremo con voi!"
Ma all'improvviso si udì un suono lontano.
Macabro e snervante, sembrava provenire direttamente dall'Inferno.
La donna iniziò a tremare e poi a piangere.
Corse verso Elisabeth e l'abbracciò forte.
"Sono tornati! Sono tornati..."
Intanto al villaggio dei nani.
"Messere" cominciò a dire il capo dei nani "in questa foresta dimora il male. Il male assoluto. Chiunque cercherà di fermarlo perirà! Volete un consiglio? Tornate a Camelot e fate finta di niente."
Ma proprio in quel momento, nell'aria si diffuse un lungo e inquietante suono.
Tutti i presenti furono colti da un senso di paura. Una paura irrazionale e primordiale.
"Il Braminga! E' venuta l'ora di qualche altra sfortunata..." Disse il capo del villaggio. "Amici miei, se usciste ora da questo villaggio, trovereste la morte ad attendervi!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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